Verifiche in tempo reale sui portali di Inps, Inail e Casse Edili. Accesso per i soggetti delegati possibile solo sul sito dell’Inps.
30/06/2015 – Al via dal 01-07-2015 il Durc online. La regolarità contributiva potrà essere accertata con un’unica interrogazione nelle banche dati di Inps, Inail e Casse Edili, inserendo il codice fiscale del soggetto da controllare.
Per cercare di rendere più chiara la procedura, l’Inps, con la circolare 126/2015, e l’Inail, con la circolare 61/2015, hanno fatto il punto della situazione sulle norme esistenti.
Verifiche sul Durc
Oltre che sui portali Inps e Inail, la verifica coinvolge le Casse Edili quando le imprese sono classificate o classificabili ai fini previdenziali nel settore industria o artigianato per le attività dell’edilizia. La classificazione ai fini previdenziali riguarda esclusivamente il codice statistico contributivo (c.s.c.) assegnato dall’Inps ai datori di lavoro operanti nell’edilizia. La verifica includerà quindi la regolarità contributiva nei confronti delle Casse edili se per il codice fiscale indicato è presente negli archivi dell’Inps un c.s.c. edile.
Le verifiche online possono essere effettuate da imprese, Pubbliche amministrazioni, Soa, banche e intermediari finanziari. Le banche e gli intermediari finanziari, così come gli altri soggetti delegati alla verifica, devono dotarsi di un apposito atto di delega che il delegante dovrà comunicare agli Istituti. Per questa tipologia di servizio l’accesso sarà al momento possibile solo dal portale dell’Inps, che ha realizzato una funzionalità apposita.
Ad ogni modo, come già spiegato dall’Inps, nel caso in cui vengano rilevate delle incongruenze gli uffici territoriali competenti devono verificare entro 72 ore se le inadempienze sono reali o se sono prodotte da un’archiviazione non corretta. In quest’ultimo caso sarà possibile certificare la regolarità dell’impresa forzando la procedura. Se, al contrario, l’inadempienza viene confermata, l’irregolarità dovrà essere comunicata entro 72 ore, concedendo 15 giorni per la regolarizzazione.
L’intero iter, raccomanda l’Inps sulla base delle indicazioni del Ministero, deve essere concluso entro 30 giorni dalla presentazione dell’istanza di verifica.
La sintesi tracciata da Inps e Inail segue le istruzioni operative messe a punto nei giorni scorsi dalla Commissione paritetica per le Casse Edili.
Durc, il punto sulle norme in vigore
Gli enti previdenziali hanno ricordato che la verifica della regolarità contributiva si baserà sui pagamenti effettuati dall’impresa ai lavoratori subordinati, ai collaboratori e ai lavoratori autonomi. In alcuni casi, come nei lavori privati per la ricostruzione post sisma in Abruzzo, nelle imprese con crediti certificati sulla piattaforma del Mef e in quelle coinvolte nell’emersione dei lavoratori stranieri irregolari, sarà possibile continuare con la procedura cartacea fino al 1° gennaio 2017.
Non saranno considerati gravi gli scostamenti tra somme dovute e versate fino a 150 euro per ogni gestione. Ogni impresa potrà quindi avere “debiti” fino a 450 euro.
Nel caso in cui la verifica abbia esito positivo, il sistema genererà un documento in formato pdf non modificabile che avrà durata di 120 giorni sia per i lavori pubblici che per quelli privati.